Martingale Risk è una società di ingegneria finanziaria nata nel 2009, che offre ad aziende e investitori privati una consulenza tecnico legale professionale e completa, senza alcun costo anticipato. Aiutiamo i nostri clienti da oltre 15 anni a recuperare le perdite ingiuste a seguito di acquisti di strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, derivati, ecc. contestando le inadempienze delle banche. Nella maggior parte delle pratiche vinte in materia di investimenti finanziari,  decidendo di contestare l’intermediario bancario piuttosto che l’emittente dei titoli, abbiamo ottenuto un risarcimento.

Emittente e Intermediario: chi sono? 

Per comprendere al meglio le possibilità di un risarcimento, è doveroso distinguere la figura dell’emittente da quella dell’intermediario bancario.   

L’emittente è il soggetto che emette strumenti finanziari idonei alla circolazione e quindi che verranno scambiati nel mercato. Gli emittenti possono essere sia soggetti pubblici come gli stati, che privati, come società o banche. I loro prodotti generalmente sono: azioni, obbligazioni, derivati e titoli a breve scadenza. 

L’intermediario ha invece il compito di facilitare l’incontro tra l’emittente e l’investitore, agevolando la conversione dei risparmi in investimenti produttivi. Alla base di questa attività si trova il lavoro essenziale di raccolta e gestione delle informazioni relative al profilo dell’investitore.  La banca  deve valutare la conoscenza e esperienza pregressa del cliente sugli strumenti finanziari.  Non solo, deve anche stimare la solidità patrimoniale e la redditività attesa futura del soggetto.  

Il compito primario dell’intermediario, quindi, dovrebbe essere quello di predisporre investimenti coerenti con il profilo del cliente. Allo stesso modo, è essenziale che fornisca tutte le informazioni necessarie per compiere scelte d’ investimento consapevoli e ponderate. Di fatto la figura dell’intermediario, più che guidare il cliente nei suoi investimenti, spesso non rispetta la normativa vigente, consigliando operazioni non adatte ai profili degli acquirenti.  

Ottenere il risarcimento delle perdite contestando l’intermediario bancario 

Grazie alla continua evoluzione della giurisprudenza italiana, oggi, per gli investitori che hanno subito perdite, le possibilità di recupero del capitale sono ancora più favorevoli. Nel dettaglio la Suprema Corte di Cassazione con la  sentenza n.35789 del 6 Dicembre 2022 ha sancito la possibilità per gli investitori di ottenere un risarcimento, qualora vengano dimostrate le inadempienze della banca intermediaria che ha venduto i titoli. 

Le possibilità di contestare l’intermediario sono numerose, a differenza dell’emittente. Tra le principali criticità imputabili e riscontrabili in sede di investimento vi sono la mancata comunicazione degli obblighi informativi, da parte della banca, relativi alle caratteristiche e ai rischi del titolo. L’investitore deve infatti essere pienamente informato sulla natura del titolo e sulle peculiarità di questo. Senza tali informazioni infatti è impossibile una scelta d’investimento pienamente consapevole. 

La banca deve poi informare il cliente anche sulla situazione economica e patrimoniale dell’emittente. Sia nella fase iniziale dell’investimento che poi per tutta la durata di questo, la banca deve mettere il cliente al corrente dello stato di salute finanziaria dell’emittente. Deve pertanto segnalare prontamente tutti gli eventuali avvenimenti che possono impattare sulla vita dell’investimento. 

Anche il questionario MiFID – strumento di tutela dell’acquirente che deve raccogliere informazioni veritiere riguardo a conoscenza ed esperienza su strumenti finanziari, obiettivi di investimento e patrimonio del cliente – deve essere accurato e completo. Il MiFID chiarisce l’adeguatezza o appropriatezza del titolo rispetto al bagaglio finanziario dell’acquirente. Quindi, qualora il questionario venga compilato dalla banca in modo non veritiero ed unicamente per “forzare” l’investimento, permettendo così al cliente di accedere ad uno strumento in realtà non adatto a lui, è possibile contestare l’operato dell’intermediario. 

Alcuni esempi 

Oltre ciò, è importante aver presente che, anche se l’emittente dei titoli versa in uno stato di default finanziario, è ancora possibile recuperare le perdite, contestando alla banca intermediaria le anomalie e le irregolarità dell’investimento. Sono un esempio i casi di Portugal Telecom, della multinazionale Astaldi, e dello stato del Venezuela. In tutte queste situazioni, l’approccio migliore per ottenere il risarcimento delle perdite subite è contestare le banche intermediarie che hanno venduto questi titoli. Queste ultime infatti, spesso, non hanno rispettato i vari obblighi di settore a tutela degli investitori menzionati sopra e riportati nella sentenza della Cassazione. 

Anche per l’azienda francese Groupe Casino, il cui rating è stato declassato e registra una bassa liquidità, nonostante non vi sia una situazione di default, gli investitori non possono riscuotere cedole o ottenere un rimborso. L’azione risarcitoria più opportuna rimane quella nei confronti degli intermediari bancari.  

Circa il caso di Monte dei Paschi di Siena, ad oggi agire nei confronti della banca senese in qualità di emittente di titoli azionari e obbligazionari non porterebbe ad alcun risultato.  Considerate anche le recenti sentenze di assoluzione degli ex vertici societari (parliamo dei filoni processuali Mussari – Vigni e Viola – Profumo). Gli investitori che desiderano recuperare possono agire nei confronti delle banche intermediarie che hanno venduto i titoli MPS, in quanto la strada di recupero è molto più agevole e sicura. 

Cerchi un modo per recuperare le tue perdite? Rivolgiti a noi 

Martingale Risk offre a tutti i clienti un’Analisi Preliminare Gratuita della posizione finanziaria. Il nostro team di analisti specializzati esaminerà il caso per determinare le possibilità e l’entità del recupero finanziario. La strategia migliore è  contestare le inadempienze dell’intermediario, piuttosto che rivolgersi all’emittente. Le operazioni di contestazione avvengono attraverso l’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) o con un’azione legale in Tribunale. In ogni caso, i clienti sono assistiti in tutte le fasi del contenzioso, dall’istituzione dell’azione risarcitoria fino all’avvenuto recupero. 

Il punto di forza di Martingale Risk è la sua politica di “Zero Costi Anticipati” e di nessun rischio per il cliente. Chi sceglie di affidarsi a noi non deve pagare nessuna spesa iniziale. Il nostro compenso consiste unicamente in una percentuale sulle somme effettivamente recuperate, garantendo così che i clienti paghino solo in caso di successo dell’operazione.  

Contattaci adesso per una consulenza gratuita. Martingale Risk è al tuo fianco per esplorare le vie di recupero delle tue perdite finanziarie.