Martingale Risk dal 2009 ha assistito centinaia di imprese nel recupero delle perdite subite su conti correnti, con possibilità di valutare la modalità di pagamento posticipato solo a rimborso realmente ottenuto. Approfitta dell’analisi preliminare gratuita: in pochi giorni gli analisti della Martingale Risk quantificano le somme contestabili e valutano le irregolarità legali che sono state applicate dalla propria banca. Affidandovi ai professionisti tecnici e legali della Martingale Risk è possibile, tramite l’analisi quantitativa e l’attività di assistenza legale, dimostrare la mala gestio della banca e recuperare quanto pagato ingiustamente nel corso degli anni.
I nostri analisti valutano se nel corso dei rapporti di Conto Corrente la Banca abbia addebitato oneri passivi superiori al dovuto a seguito dell’applicazione della capitalizzazione trimestrale e di altre pratiche considerabili come illegittime alla luce della normativa di settore e della Giurisprudenza. I risultati derivanti dal ricalcolo e dall’analisi approfondita delle voci dei conti correnti verranno confrontati con quelli degli estratti conto della Banca, in modo da poter evidenziare le somme illegittimamente pagate dalla Società.
In tutti i casi nei quali abbiamo riscontrato irregolarità nei contratti e negli estratti conto, come pratiche di usura, anatocismo, commissioni di massimo scoperto o interessi passivi, le aziende clienti hanno ottenuto il rimborso di quanto perso!
Martingale Risk adotta una politica di Zero Costi Anticipati, per cui previa analisi non richiede alcun compenso iniziale ma unicamente una percentuale sulle somme recuperate, e solo a risarcimento effettivamente avvenuto.
La presenza di condizioni di tasso, oneri e costi non pattuiti contrattualmente: Qualora un’impresa, a seguito dell’apertura di un conto corrente bancario, abbia la necessità di ricorrere ad un affidamento, incorrerà in interessi sulle somme utilizzate, detti interessi passivi. Per quanto riguarda questi interessi legittimi è tuttavia fondamentale sapere che non possono in nessun caso produrre ulteriori interessi. Gli interessi passivi vengono calcolati una volta all’anno, solitamente il 31 dicembre, ma devono essere pagati non prima del primo marzo dell’anno successivo: l’istituto bancario non può dunque pretenderli prima di questa data. Quando la banca pretende in maniera forzosa addebiti di questo tipo, senza rispettare le tempistiche legalmente stabilite, ci troviamo di fronte ad un ulteriore comportamento illegittimo, per cui è lecito agire. • L’applicazione di interessi anatocistici (Art.1283): L’anatocismo è una prassi diffusa in ambito bancario secondo cui viene applicato un regime di capitalizzazione composta degli interessi debitori applicati ai clienti che dà luogo alla formazione di interessi su interessi. In particolare, gli interessi e le altre competenze vengono capitalizzate, cioè sommate al capitale prestato, ad ogni chiusura trimestrale. I nuovi interessi vengono quindi calcolati non solo sul capitale prestato, ma anche su interessi e competenze precedentemente liquidate, comportando così un aggravio reale del costo sostenuto dal correntista. • Le Commissioni di Massimo Scoperto/Commissioni di Istruttoria Veloce: Le banche hanno generalmente applicato alla clientela CMS o commissioni ad esse assimilabili, senza alcuna indicazione del criterio di calcolo, esercitando il diritto di addebitare importi commisurati al massimo utilizzo del periodo di riferimento indipendentemente dalla quota di fido utilizzabile. • Il reato di Usura (Lg.108/96): Un’altra problematica frequente è quella legata alla pratica dell’usura. L’applicazione degli interessi usurai consiste in “commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e altre spese, escluse quelle per le imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito” (Art. 1 L. 108/96) superiori al limite determinato dall’Art 2 della L. 108/96 (Tassi Soglia d’Usura). Questi ultimi fanno riferimento alla media dei tassi praticati sul mercato per ciascuna categoria di credito o prodotto. Per determinare l’usura si confronta il Tasso Effettivo Globale (TEG) con il Tasso Soglia oltre il quale gli interessi si considerano sempre usurari, quest’ultimo viene rilevato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Banca d’Italia.
L’azienda inconsapevolmente si troverà dunque a dover corrispondere due volte lo stesso costo, rischiando di avere una crescita esponenziale e perdite elevate. È fondamentale ricordare che la legge vieta qualsiasi forma di produzione di interessi su interessi già dovuti nei confronti della banca, come da ultimo l’art. 1, comma 629, del 27 dicembre 2013, n. 147, che ha eliminato l’anatocismo bancario stabilendo che dal 1 gennaio 2014 il CICR è tenuto a prevedere che “gli interessi periodicamente capitalizzati non possano produrre interessi ulteriori che, nelle successive operazioni di capitalizzazione, sono calcolati esclusivamente sulla sorte capitale”.
La Giurisprudenza sul punto è pacifica nel ritenere che, affinché sia valida, la clausola che prevede la commissione di massimo scoperto deve rivestire – in ossequio al disposto dell’art. 1346 c.c. e della disciplina vigente in materia di trasparenza bancaria – i requisiti della determinatezza o determinabilità dell’onere aggiuntivo che viene imposto al cliente. Più in particolare, è stato stabilito che la determinatezza o determinabilità della clausola si configura quando in essa siano previsti sia il tasso della commissione, sia i criteri di calcolo e la sua periodicità.
Martingale Risk offre alle imprese ed agli investitori privati una soluzione completa (tecnica e legale) per il recupero delle perdite e dei costi illegittimamente addebitati dalle banche su investimenti finanziari, azioni e obbligazioni, gestioni patrimoniali, trading e contratti derivati.
Martingale Risk offre alle imprese ed agli investitori privati una soluzione completa (tecnica e legale) per il recupero delle perdite causate dalle inadempienze bancarie su investimenti finanziari (trading online, gestioni patrimoniali, polizze unit linked), contratti derivati SWAP, conti correnti bancari affidati (anatocismo e usura).
Con tre sedi dislocate su Roma, Milano e Londra, dal 2009 ad oggi, Martingale Risk vanta un curriculum impressionante di successi, avendo ottenuto, per conto dei propri clienti, il recupero di perdite e commissioni per più di 300 milioni di Euro, permettendo così a privati investitori ed imprese di ottenere il giusto risarcimento.
Nel 92% dei casi in cui abbiamo riscontrato irregolarità, abbiamo permesso ai nostri clienti di ottenere il rimborso di parte o di tutte le perdite, sia attraverso un accordo negoziale sia all’esito di un contenzioso o di un arbitrato. Nel 2019 siamo stati inseriti nell’elenco compilato del Sole24Ore dei Leader della Crescita, nel 2022 siamo stati inseriti tra le prime 200 aziende italiane dei Campioni della Crescita per il triennio 2018-2021, secondo la classifica stilata da Repubblica insieme all’Istituto Tedesco Qualità e Finanza. Inoltre siamo Membro Certificato della Guida Top Legal Directory e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci…
Scopri la nostra Politica di Zero Costi Anticipati: Martingale Risk è nota in Italia per percepire – previa valutazione di ogni singolo caso – il proprio compenso solo a risarcimento effettivamente ottenuto, mediante l’applicazione di una percentuale sulle somme recuperate ed accreditate sul conto del risparmiatore.
Inoltre, Martingale Risk in molti casi accetta di pagare essa stessa le spese amministrative del contenzioso (quali il contributo unificato, CTU e le spese di eventuale soccombenza di controparte), oltre ai compensi dei legali.
Questo schema denominato NO WIN – NO FEE dimostra che Martingale Risk è disposta ad investire e rischiare le proprie risorse nelle azioni risarcitorie, legandosi esclusivamente al risultato finale!
Affidarsi a Martingale Risk significa scegliere un partner che mette la propria expertise al servizio dell’equità e della giustizia, garantendo alle aziende una lotta contro le ingiustizie finanziarie senza alcun rischio economico. Ma soprattutto, significa affidarsi ad un partner pronto ad investire proprie risorse nelle cause in cui crede, evitando ogni tipo di rischio per i propri clienti. È tempo di rivendicare ciò che è giusto con un alleato fidato e senza fronteggiare ulteriori costi e spese.
Martingale Risk verifica in modo trasparente la fondatezza della contestazione, le possibilità di recupero e i relativi ammontari.
Intraprenderemo un’azione negoziale con l’intermediario bancario al fine di ottenere il recupero in tempi molto brevi.
I nostri migliori analisti dimostreranno attraverso calcoli e normative, perchè hai diritto al rimborso delle perdite da investimenti.
Avrai a tua disposizione un team vincente di avvocati, specializzati nella trattativa a chiusura bonaria con la banca.
• La presenza di condizioni di tasso, oneri e costi non pattuiti contrattualmente: Qualora un’impresa, a seguito dell’apertura di un conto corrente bancario, abbia la necessità di ricorrere ad un affidamento, incorrerà in interessi sulle somme utilizzate, detti interessi passivi. Per quanto riguarda questi interessi legittimi è tuttavia fondamentale sapere che non possono in nessun caso produrre ulteriori interessi. Gli interessi passivi vengono calcolati una volta all’anno, solitamente il 31 dicembre, ma devono essere pagati non prima del primo marzo dell’anno successivo: l’istituto bancario non può dunque pretenderli prima di questa data. Quando la banca pretende in maniera forzosa addebiti di questo tipo, senza rispettare le tempistiche legalmente stabilite, ci troviamo di fronte ad un ulteriore comportamento illegittimo, per cui è lecito agire.
• L’applicazione di interessi anatocistici (Art.1283): L’anatocismo è una prassi diffusa in ambito bancario secondo cui viene applicato un regime di capitalizzazione composta degli interessi debitori applicati ai clienti che dà luogo alla formazione di interessi su interessi. In particolare, gli interessi e le altre competenze vengono capitalizzate, cioè sommate al capitale prestato, ad ogni chiusura trimestrale. I nuovi interessi vengono quindi calcolati non solo sul capitale prestato, ma anche su interessi e competenze precedentemente liquidate, comportando così un aggravio reale del costo sostenuto dal correntista.
L’azienda inconsapevolmente si troverà dunque a dover corrispondere due volte lo stesso costo, rischiando di avere una crescita esponenziale e perdite elevate. È fondamentale ricordare che la legge vieta qualsiasi forma di produzione di interessi su interessi già dovuti nei confronti della banca, come da ultimo l’art. 1, comma 629, del 27 dicembre 2013, n. 147, che ha eliminato l’anatocismo bancario stabilendo che dal 1 gennaio 2014 il CICR è tenuto a prevedere che “gli interessi periodicamente capitalizzati non possano produrre interessi ulteriori che, nelle successive operazioni di capitalizzazione, sono calcolati esclusivamente sulla sorte capitale”.
• Le Commissioni di Massimo Scoperto/Commissioni di Istruttoria Veloce: Le banche hanno generalmente applicato alla clientela CMS o commissioni ad esse assimilabili, senza alcuna indicazione del criterio di calcolo, esercitando il diritto di addebitare importi commisurati al massimo utilizzo del periodo di riferimento indipendentemente dalla quota di fido utilizzabile.
La Giurisprudenza sul punto è pacifica nel ritenere che, affinché sia valida, la clausola che prevede la commissione di massimo scoperto deve rivestire – in ossequio al disposto dell’art. 1346 c.c. e della disciplina vigente in materia di trasparenza bancaria – i requisiti della determinatezza o determinabilità dell’onere aggiuntivo che viene imposto al cliente. Più in particolare, è stato stabilito che la determinatezza o determinabilità della clausola si configura quando in essa siano previsti sia il tasso della commissione, sia i criteri di calcolo e la sua periodicità.
• Il reato di Usura (Lg.108/96): Un’altra problematica frequente è quella legata alla pratica dell’usura. L’applicazione degli interessi usurai consiste in “commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e altre spese, escluse quelle per le imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito” (Art. 1 L. 108/96) superiori al limite determinato dall’Art 2 della L. 108/96 (Tassi Soglia d’Usura). Questi ultimi fanno riferimento alla media dei tassi praticati sul mercato per ciascuna categoria di credito o prodotto. Per determinare l’usura si confronta il Tasso Effettivo Globale (TEG) con il Tasso Soglia oltre il quale gli interessi si considerano sempre usurari, quest’ultimo viene rilevato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Banca d’Italia.
Le fasi della contestazione di Martingale Risk consistono in:
1) Valutazione preliminare gratuita: al fine di verificare in tutta trasparenza la fondatezza della contestazione, le possibilità di recupero e i relativi importi contestabili.
2) Perizia tecnico, finanziaria e legale: a seguito del conferimento di specifico mandato, Martingale Risk verifica e dimostra scientificamente, attraverso calcoli oggettivi, i comportamenti illegittimi delle banche e le violazioni della normativa di riferimento.
3) Contestazione e negoziazione con le banche: prima di procedere con la causa, al fine di raggiungere una soluzione bonaria della vertenza, i nostri legali tentano di raggiungere un accordo con la controparte.
4) Eventuale causa legale: per la quale Martingale Risk mette a disposizione del proprio cliente i migliori avvocati specializzati in materia bancaria e finanziaria.
Con Martingale Risk la tua pratica è in ottime mani. Possiamo infatti vantare un team di professionisti, specializzati nel campo tecnico, economico e legale. In questo modo avrai la garanzia di un approccio pluridisciplinare e perfezionati nel corso di più di 10 anni di successi.
Martingale Risk offre alle imprese ed agli investitori privati una soluzione completa (tecnica e legale) per il recupero delle perdite e dei costi illegittimamente addebitati dalle banche su investimenti finanziari, azioni e obbligazioni, gestioni patrimoniali, trading e contratti derivati.
Nel 92% dei casi in cui abbiamo riscontrato irregolarità, abbiamo permesso ai nostri clienti
di ottenere il rimborso di parte o di tutte le perdite.
Martingale Risk offre dal 2009 alle imprese ed agli investitori privati una soluzione completa (tecnica e legale) per il recupero delle perdite e dei costi illegittimamente addebitati dalle banche su investimenti, contratti derivati e conti correnti affidati.
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