Banca Popolare di Bari S.p.A., tra le dieci maggiori banche popolari italiane, è stata negli ultimi anni fortemente attenzionata per gravi problemi di gestione e di trasparenza delle proprie finanze, alcuni anche di rilevanza penale.

Dopo due delibere sanzionatorie emesse dalla Consob, dopo uno storico commissariamento da parte di Banca d’Italia, ed in attesa dell’esito di diversi procedimenti giudiziari penali in corso, finalmente è arrivata la prima sentenza di condanna di Banca Popolare di Bari.

LA SENTENZA

Ebbene si, lo scorso 15 aprile il Tribunale di Bari ha riconosciuto – come già aveva fatto in precedenza l’Arbitro per le Controversie Finanziarie della Consob con 350 pronunciamenti non vincolanti – le responsabilità della succitata Banca incorse in sede di vendita e post vendita dei suoi titoli azionari ordinari.

Tali responsabilità erano già ben note da anni agli “addetti ai lavori”, ed interesserebbero più di 70 mila tra azionisti e risparmiatori che hanno visto sfumare circa 1,5 miliardi di Euro del loro capitale investito.

Il Tribunale ha abbondantemente motivato la condanna, acclarando che Banca Popolare di Bari è stata inadempiente in ordine ai seguenti profili: a) violazione degli obblighi informativi; b) violazione del principio di adeguatezza rispetto al profilo di rischio della cliente; c) eccesso di concentrazione, atteso che gran parte del patrimonio era stato dirottato sui titoli della banca; d) mancata segnalazione specifica del conflitto di interessi, vista la coincidenza perfetta tra banca emittente e banca intermediaria.

In sostanza è ormai pacifico che i titoli di Banca Popolare di Bari fossero stati prospettati dalla stessa Banca ai propri correntisti – e venduti in conflitto di interesse – come sicuri, facilmente liquidabili ed in aggiunta al riparo da potenziali perdite proprio in virtù del loro non essere quotati. Invece i risparmiatori si sono ritrovati in mano titoli di fatto tossici ed invendibili a causa di una quasi totale assenza di contrattazione.

Sulla base delle succitate motivazioni il Tribunale ha condannato Banca Popolare di Bari a restituire all’investitore ricorrente la somma di Euro 129.022,44 oltre interessi e spese legali.

Orbene questa sentenza va a configurare un’importante “apripista” per quelle decine di migliaia di risparmiatori che nell’ultima decade sono state vittime della grave ed inaccettabile mala gestio da parte di Banca Popolare di Bari, che dovrà necessariamente rivedere ampiamente gli accantonamenti per i rischi legali dei prossimi anni.

 

COSA FARE?

Per i risparmiatori, ad oggi, la soluzione più immediata e concreta per recuperare le proprie perdite è quella di agire contro Banca Popolare di Bari instaurando una causa per ottenere il recupero delle perdite illegittimamente subite attraverso l’acquisto di azioni e obbligazioni.

Martingale Risk permette ai risparmiatori, dietro valutazione dei documenti, di agire nei confronti della Banca senza percepire alcun compenso anticipato, venendo remunerata solo a recupero ottenuto (NO WIN – NO FEE).

Ad oggi, Martingale Risk ha recuperato più di 200 milioni di euro con un tasso di successo pari al 92% delle pratiche gestite e nella metà dei casi abbiamo ottenuto un accordo transattivo.