È importante sottolineare le differenze tra valore nominale e valore reale, essendo nozioni che spesso causano confusione. Infatti, per un investitore come per un’azienda, avere ben chiara la nozione di questi due termini è la chiave per gestire al meglio le proprie finanze e il proprio lavoro, senza incorrere in rischi evitabili.
Una breve guida
Bisogna considerare due livelli, uno teorico e uno concreto, il quale tiene conto anche del contesto. Il valore nominale di un bene o di uno strumento finanziario si trova sul livello teorico: viene stabilito in fase di collocamento, rimane inalterato nel tempo e non risente dei cambiamenti di mercato. In quanto teorico, è indipendente dalla situazione patrimoniale dell’emittente: può essere in tutto e per tutto decontestualizzato.
Il valore reale è un valore effettivo: corrisponde al prezzo in base al quale un determinato bene o strumento finanziario viene acquistato o venduto. Esso dipende dal contesto socioeconomico e dal mercato: subisce l’inflazione, il livello dei prezzi, il cambio nel tasso d’interesse e altro ancora.
Mentre il valore nominale rimane lo stesso per sempre, il valore reale subisce dei cambiamenti.
Dopo aver osservato le principali differenze tra valore nominale e reale, ora analizziamo questi due concetti nell’ambito di azioni e obbligazioni.
Le azioni
Il valore nominale delle azioni corrisponde ad una frazione del capitale sociale, che è la totalità di risorse, economiche e materiali, di un’azienda. È un valore fisso, modificabile solo attraverso l’atto costitutivo, o con un raggruppamento o un frazionamento delle azioni. Ad esempio: se si divide un capitale di 100.000 euro in 100 azioni, ogni azione varrà 1000 euro. Se si vuole eseguire un raggruppamento, da 100 a 50 azioni, ognuna, questa volta, varrà 2000 euro. Al contrario, se si volesse frazionare, ad esempio passare dalle 100 azioni iniziali a 200, ogni azione varrebbe 500 euro.
Il valore reale di un’azione dipende dal mercato ed è il prezzo di scambio. Se ad esempio un’azienda sta ottenendo delle buone performance, cresce il valore reale delle azioni, perché queste saranno più allettanti sul mercato.
Le obbligazioni
Il valore nominale nelle obbligazioni corrisponde al valore facciale, ovvero ciò che verrà rimborsato all’obbligazionista alla scadenza dell’obbligazione stessa. Sulla base del valore nominale vengono calcolate le cedole. Il rimborso coincide con il valore nominale.
Per quanto riguarda il valore reale delle obbligazioni, come nelle azioni, questo dipende sempre dal mercato.
Cosa facciamo?
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