AZIONE COLLETTIVA CONTRO BANCA POPOLARE DI BARI
Bari AC

Martingale Risk, leader in Italia nel recupero delle perdite su investimenti finanziari, sta organizzando un’azione legale collettiva contro Banca Popolare di Bari (BPB) per le gravi violazioni inerenti agli aumenti di capitali del 2014 e del 2015 ed alla vendita di propri strumenti finanziari ai clienti e per avere omesso di comunicare al pubblico le informazioni su eventi e circostanze rilevanti, con specifico riferimento alla determinazione del prezzo delle azioni BPB sulla base delle situazioni contabili al 31 dicembre 2013, 31 dicembre 2014 e 31 dicembre 2015, cosi come accertato dalla CONSOB con le delibere nn. 20583 e 20584 del 13 settembre 2018 e con la delibera n. 20722 del 18 dicembre 2018.

Banca Popolare di Bari (BPB), società cooperativa per azioni tra le dieci maggiori banche popolari italiane, è stata negli ultimi anni fortemente attenzionata per gravissimi problemi di gestione e di trasparenza delle proprie finanze, taluni anche di rilevanza penale.

Il tutto è sfociato in data 13 dicembre 2019 in un inevitabile commissariamento da parte di Banca d’Italia.

Ad oggi è in corso una consistente indagine penale relativa a Banca Popolare di Bari, che lo scorso 31 gennaio ha prodotto l’interdizione dell’ ex amministratore delegato De Bustis e l’arresto (con beneficio dei domiciliari) di Marco e Gianluca Jacobini, ovvero rispettivamente l’ex presidente e l’ex co-direttore della succitata banca, e dell’ex dirigente responsabile dei bilanci Elia Circelli per i reati di falso in bilancio, ostacolo alla vigilanza e falsa testimonianza.

I FATTI

La CONSOB, con le delibere 20583 e 20584 del 13 settembre 2018, ha comminato alla BPB sanzioni per un totale di 2,6 milioni – tra figure apicali, manager, consiglieri di amministrazione e componenti del collegio sindacale – per violazioni inerenti alle modalità di determinazione del prezzo degli aumenti di capitale del 2014 e del 2015, per le omissioni di informazioni nei relativi prospetti di aumento di capitale e per la vendita di propri strumenti finanziari ai clienti. Entrando nel merito, si sono riscontrate serissime irregolarità per quanto concerne la profilatura dei clienti correntisti della Banca, ai quali, secondo la CONSOB, sono stati venduti indiscriminatamente titoli azionari e obbligazionari e proposti finanziamenti “cosiddetti baciati” (ovvero finalizzati all’acquisto di titoli emessi dalla stessa banca), il tutto nonostante la propensione al rischio dei succitati clienti risultasse bassa (nel secondo semestre del 2016 addirittura circa il 40% dei clienti presentava un portafoglio non adeguato).

Successivamente la CONSOB, con la delibera 20722 del 18 dicembre 2018, ha accertato la responsabilità della Banca Popolare di Bari “per avere omesso di comunicare al pubblico le informazioni su eventi e circostanze rilevanti, con specifico riferimento alla determinazione del prezzo delle azioni BPB sulla base delle situazioni contabili al 31 dicembre 2013, 31 dicembre 2014 e 31 dicembre 2015, approvato nelle sedute del C.d.A. del 9 aprile 2014, 25 febbraio 2015 e 7 aprile 2016; b) alla determinazione del prezzo delle azioni BPB, nell’ambito delle operazioni di aumento di capitale poste in essere nel 2014 (seduta del C.d.A. del 6 novembre 2014) e nel 2015 (seduta del C.d.A. del 25 febbraio 2015)”. Per tali ragioni la Banca è stata sanzionata anche a livello pecuniario con una multa complessiva di 170.000 Euro.

In sintesi la CONSOB ha rilevato che in molti frangenti la Banca Popolare di Bari abbia volutamente omesso informazioni fondamentali inerenti al prezzo dei titoli venduti, che quindi non riflettevano il reale andamento complessivo della Banca stessa, in totale spregio degli interessi dei propri correntisti investitori.

Infatti tali rilevanti irregolarità hanno impattato in maniera significativa la capacità decisionale degli investitori che hanno comprato titoli prospettati da Banca Popolare di Bari come sicuri e facilmente liquidabili (e venduti generalmente in conflitto di interesse, in quanto trattasi di titoli emessi e venduti da uno stesso soggetto) e si sono invece ritrovati in mano titoli di fatto tossici ed invendibili.

Ad oggi le decine di migliaia di risparmiatori che hanno investito in titoli emessi da Banca Popolare di Bari (tra i 70 mila azionisti e gli obbligazionisti per un valore nominale pari a 234 milioni di Euro) hanno visto già sfumare complessivamente circa 1,5 miliardi di Euro del loro capitale investito, ed il rischio di subire un completo azzeramento del valore del proprio investimento risulta molto elevato.

 

L’Azione Collettiva contro Banca Popolare di Bari: Termini e Condizioni Economiche

Oggi Martingale Risk, società leader in Italia nel recupero delle perdite su investimenti finanziari, sta organizzando un’azione legale collettiva contro Banca Popolare di Bari per responsabilità extracontrattuale, alla luce delle succitate gravi irregolarità accertate dalla CONSOB.

Chiunque abbia investito in titoli emessi da Banca Popolare di Bari negli ultimi 10 anni ed abbia subìto delle perdite è incoraggiato a contattare la Martingale Risk.

Martingale Risk, previa valutazione della documentazione ed analisi tecnica, si rende disponibile ad assistere i propri Clienti senza anticipi o compensi fissi, prevedendo un compenso esclusivamente in caso di successo della pratica e – CASO UNICO IN ITALIA – facendosi carico di TUTTE le spese amministrativo/fiscali/legali, incluse le eventuali spese di soccombenza.

 

Perché affidarsi alla Martingale Risk

 

Martingale Risk può avvalersi all’interno della propria organizzazione dei professionisti trai più specializzati nel ramo dei contenziosi sugli investimenti finanziari e, ad oggi, ha già recuperato più di 255 milioni di euro ed ha gestito più di 2.000 contenziosi – nazionali ed internazionali – con un tasso di successo pari al 95%.