Le truffe da trading online sono all’ordine del giorno. Si sa, il trading è un’operazione finanziaria rischiosa, che potrebbe portare a cospicue perdite economiche. Quando queste sono causate dalle inadempienze delle banche intermediarie o da piattaforme di trading estere, il team di Martingale Risk può intervenire. Invece, in caso di truffa, occorre rivolgersi ad organi istituzionali, come la Polizia Postale.

Onde evitare di trovarsi in situazioni critiche, abbiamo deciso di dedicare questo articolo proprio al trading online e, in particolare, alla truffa: impariamo a riconoscerla e ad evitarla. 

Cos’è il trading online

Il trading online consiste nella compravendita di strumenti finanziari tramite internet. Si tratta di un’operazione di per sé rischiosa non solo per la possibilità di incorrere in truffe, ma anche perché richiede una vasta conoscenza ed esperienza nel settore. Servono delle competenze specifiche per poter svolgere tali operazioni in sicurezza e consapevolmente.

In primo luogo è fondamentale conoscere il mercato finanziario, per poter fare la scelta più pertinente. Poi è importante comprendere come funziona, sia sul piano della terminologia, sia su quello del meccanismo. Inoltre bisogna sempre tenere a mente che il tempo svolge un ruolo centrale: non ci si deve aspettare di guadagnare tanti soldi in un lasso di periodo troppo limitato. Anzi, in quel caso è probabile che si tratti di una truffa. Il guadagno facile, tipica illusione venduta da piattaforme truffaldine, non esiste, si tratta solo di una falsa promessa.

Per poter guadagnare con il trading online, dunque, servono tempo, conoscenze e strategia. E, ovviamente, bisogna sempre considerare che il rischio di una perdita economica è concreto, anche per i più esperti. Per questo è di fondamentale importanza valutare finemente le operazioni che si intende compiere ed essere coscienti di poter perderci. Ognuno ha il proprio percorso, anche in base alla tolleranza al rischio, importante per una corretta profilatura. 

Le banche, a cui spesso ci si affida per le operazioni di investimento, hanno l’obbligo di consegnare tutte le informazioni necessarie al cliente e di fargli compilare il questionario MiFID. Quest’ultimo è fondamentale per poter capire il proprio livello di esperienza e, di conseguenza, investire nella maniera più adeguata. 

Quando però ci si rivolge a piattaforme di dubbia provenienza, non regolamentate dalla Consob, l’organo di controllo del mercato italiano, bisogna prestare maggiore attenzione. Potrebbe quasi sicuramente trattarsi di una truffa.

Come riconoscere le truffe

Non è immediato riconoscere le truffe da trading online, ma ci sono dei segnali che potrebbero aiutare a identificarle.

Innanzitutto, sul piano comunicativo, ci sono due campanelli d’allarme da considerare. Le piattaforme che poi truffano promettono, inizialmente, un guadagno facile e immediato. Questo è inverosimile: gli investimenti richiedono tempo per fruttare. Inoltre, sempre sullo stesso piano, viene fatto uso di espressioni rassicuranti e invitanti, come il famoso “periodo di prova” o un bonus iniziale. Tutti stratagemmi mirati ad attrarre gli investitori con lo scopo di appropriarsi, successivamente, dei loro soldi. 

Su un piano più legislativo, prima di tutto bisogna preoccuparsi che la piattaforma su cui si investe sia regolamentata dalla Consob. Direttamente collegato a questo punto, ci si deve accertare che venga fatto compilare il questionario MiFID: non solo è obbligatorio ma è essenziale per investire nel modo più appropriato. Bisogna sempre ricordare che il percorso d’investimento è soggettivo e dipende soprattutto dalla conoscenza e dall’esperienza personali, che devono essere correttamente valutate. Occorre fare attenzione quando non viene comunicato il profilo di rischio di una determinata operazione, ma più in generale, quando non viene consegnata la corretta e completa informativa. Inoltre, collegata alla questione della profilatura, si inserisce un altro segnale di truffa: la richiesta di dati sensibili. Non sono utili alla profilatura e bisogna diffidare dalle piattaforme che ne fanno richiesta. 

Vediamo un esempio per capire meglio. Si riceve un messaggio o una chiamata da un contatto sconosciuto. Questo fa credere di poter aiutare a fare trading, iniziando con dei bonifici a conti esteri. Successivamente viene detto, ad esempio, che, in seguito ad un piccolo investimento di 1000 euro ne sono stati ottenuti 20.000, e che per poterli ritirare occorre versare altri soldi. Si tratta di un meccanismo inverosimile, perché non è possibile, da una cifra così bassa, ottenerne una così alta: è sproporzionato. Il finale non è mai bello, perchè poi chi ci ha contattato sparisce con i soldi.

In questi casi bisogna agire velocemente, bloccando i conti, cambiando le password e raccogliendo prove, magari con screen della piattaforma, per procedere con una denuncia.

Cosa può fare Martingale Risk

Martingale Risk non può agire nei casi di truffe da trading online, occorre rivolgersi alla Polizia Postale. 

Ad oggi, Martingale Risk può agire in contestazione nei confronti di tutte le piattaforme ufficialmente riconosciute dalla Consob che abbiano almeno una sede legale od operativa nell’Unione Europea e nel Regno Unito.

Nonostante la gestione degli investimenti di trading sia spesso affidata ad un promotore, tramite la gestione di strumenti finanziari, con sempre maggiore frequenza le Banche italiane sono colpevoli di comportamenti illegittimi, come per esempio, la mancata informazione e profilazione del cliente finale.

Martingale Risk, previa analisi preliminare gratuita, può agire direttamente nei confronti dell’istituto bancario italiano o della piattaforma di trading estera, mettendo in luce tutte le gravi violazioni poste in essere prima e durante il rapporto con il cliente, arrivando a recuperare con efficacia la maggior parte delle perdite subite.

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