I Certificati (o Certificates) sono strumenti finanziari derivati cartolarizzati che incorporano diverse strategie di investimento (più o meno speculative/aggressive), e che consentono all’investitore di esporsi all’andamento di uno specifico sottostante (underlying). Tale replica dei risultati ottenuti dal sottostante può essere semplice (sottostante e Certificato ottengono la stessa performance percentuale) oppure amplificata, in questo secondo caso siamo in presenza di Certificati a leva. Tra i sottostanti che più comunemente sono alla base dei Certificati, troviamo: azioni, indici, valute, materie prime (e.g. petrolio, gas) e tassi di interesse. I Certificati sono quotati in Borsa, nel mercato SeDex. Martingale Risk è al fianco di tutti gli investitori che hanno acquistato Certificati, Covered Warrant e CFD al fine di permettere loro di recuperare le perdite subite.
Investment Certificates: sono strumenti che replicano, senza alcuna amplificazione (i.e. senza effetto leva), l’andamento del sottostante (azioni, indici, materie prime, et cetera);
Certificates a leva/con componenti opzionarie: rispetto al gruppo precedente, questi titoli sono strumenti ancora più complessi e di difficile comprensione, che mostrano un rendimento che diverge, anche largamente, da quello del sottostante.
Es. 1 » Un Certificato a leva 7 sul petrolio perderà il 70% del proprio valore in una seduta di borsa in cui il greggio ha avuto una performance negativa del 10%.
Es. 2 » Un Certificato potrebbe mostrare una o più barriere (intese quali livello di prezzi dello strumento di riferimento) raggiunte le quali lo strumento smette di guadagnare o addirittura viene forzosamente liquidato in perdita.
I Certificati, i Covered Warrant e i CFD presenti sul mercato sono ideati e creati da società di investimento internazionali quali WisdomTree ma anche dalle principali banche italiane, come Unicredit, Intesa Sanpaolo, Fineco e BNP Paribas: in questo secondo scenario, dunque, in capo a questi intermediari si configura anche un potenziale conflitto di interessi alla luce dei costi di ingresso/uscita/gestione collegati a questi strumenti.
I Certificati sono strumenti derivati a complessità molto elevata con profili di rischio/rendimento che, di fatto, li rendono inadatti (ovvero non appropriati/non adeguati nei termini della normativa Consob) a buona parte dei risparmiatori.
Esiste ad ogni modo una granitica giurisprudenza, nella quale rientra ad esempio la Cassazione n. 35789 del 2022, secondo la quale anche se in presenza di un investitore per così dire esperto l’intermediario sarà comunque tenuto a risarcire le perdite subite dal risparmiatore se, all’atto dell’investimento, risulteranno essere stati violati gli obblighi informativi, di comunicazione e di trasparenza in capo all’intermediario stesso. Come ricorda infatti la Cassazione, il risparmiatore, anche se esperto, dovrà ricevere dall’intermediario un’informativa puntuale preliminarmente all’esecuzione dell’ordine. Solo in presenza di tutte le informazioni sulle caratteristiche e sui rischi collegati allo specifico strumento la scelta di investimento del risparmiatore potrà essere intesa quale consapevole. Esistono quindi concrete possibilità per recuperare le perdite finanziarie da Certificates.
I Certificati sono strumenti finanziari complessi, il cui comportamento (in termini di guadagni, perdite e rischi) è influenzato da molteplici variabili finanziarie, spesso di difficile comprensione per il risparmiatore medio. È facile, dunque, che un investimento in Certificati porti a delle perdite ma resta da capire se e come le banche e gli intermediari hanno avuto una responsabilità per tale danno subìto.
Visti i rilevanti rischi che comporta un investimento in Certificati, le autorità di vigilanza (la Consob) e la normativa di riferimento (Testo Unico della Finanza, Regolamenti europei e Regolamenti Consob) hanno imposto specifici obblighi di comportamento per le banche e per gli intermediari che, se violati, danno diritto all’investitore di richiedere un rimborso per le perdite ingiustamente subite.
A titolo di esempio, le violazioni della normativa che più frequentemente occorrono sono:
Quando si è in presenza delle violazioni sopra richiamate, dunque, sarà possibile contestare alla propria banca tale comportamento e richiedere un risarcimento per le perdite subite con l’investimento in Certificati, Covered Warrant e CFD.
L’azione proposta da Martingale Risk è proprio nei confronti degli intermediari finanziari, che spesso vendono i Certificati, i Covered Warrant e i CFD a risparmiatori che non conoscono adeguatamente tali strumenti, e/o che, non informati di tutte le caratteristiche e le fonti di rischio insite in tali strumenti, finiscono per prendere decisioni di investimento non consapevoli, finendo in questo modo per subire in modo incolpevole gravi perdite finanziarie.
Offriamo a tutti gli investitori danneggiati un’analisi preliminare gratuita della documentazione bancaria, volta ad evidenziare se e quanto è possibile recuperare. Inoltre, a seguito dell’analisi, Martingale Risk è disponibile ad avviare un’azione risarcitoria senza richiedere alcun costo anticipato, ma solo una percentuale sulle somme recuperate.
Una Valutazione Preliminare gratuita dei tuoi strumenti finanziari collegati al trading, la quale identificherà, attraverso i calcoli, le possibili irregolarità dei contratti (costi occulti, difformità tassi, usura, anatocismo, indeterminatezza delle condizioni) e quantificherà gli importi contestabili alla tua banca.
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