La direttiva dell’Unione Europea 2004/39/CE, conosciuta anche come direttiva MIFID, risponde all’esigenza di creare un terreno competitivo uniforme («level playing field») tra gli intermediari finanziari dell’Unione europea, senza pregiudicare la protezione degli investitori e la libertà di svolgimento dei servizi di investimento in tutta la Comunità.

La MIFID impone norme chiare e trasparenti in merito a:

  • Costi
  • Emissioni degli ordini su mercato
  • Caratteristiche degli strumenti finanziari
  • Mantenimento dei prodotti finanziari
  • Possibili conflitti d’interesse tra banca, broker e cliente

La MIFID copre diversi tipi di prodotti finanziari, quali:

  • Azioni
  • CFD
  • Obbligazioni
  • Fondi derivati

Su prestiti, depositi e prodotti di tipo assicurativo non sono previste regolamentazioni.

Questionario MIFID – Direttiva del 2007


L’Unione Europea ha sentito come necessaria l’esigenza della creazione di un unico mercato di servizi e attività finanziarie in tutti i Paesi Europei: per questa ragione la Direttiva MIFID è entrata in vigore nell’ordinamento italiano il  1° novembre 2007.

Il questionario MIFID permette d’introdurre nuove regole di condotta a tutela dell’investitore. Gli operatori degli Istituti di Credito hanno l’obbligo di fornire dettagliate informazioni al cliente riguardo la natura dei suoi servizi, i suoi costi e l’eventuale esistenza di conflitti d’interesse, rispettando i principi della trasparenza bancaria (da mettere qui poi link al testo della trasparenza bancaria del nostro sito).

L’investitore  compilando l’informativa pre e post contrattuale avrà la possibilità di definirsi come cliente al dettaglio, professionale o controparte qualificata.

Tramite il questionario MIFID la Banca chiarisce due concetti fondamentali:

  • Appropriatezza: l’operatore deve testare la conoscenza e l’esperienza del cliente prima di un eventuale investimento
  • Adeguatezza: il referente deve capire e chiarire con il proprio cliente l’obbiettivo d’investimento e la sua situazione finanziaria

È sempre necessario valutare e comunicare all’investitore quali sono i termini e i tempi dell’investimento..

Coloro che hanno un contratto di negoziazione su strumenti finanziari, compileranno un questionario relativo alla loro conoscenza su questi ultimi e sulle precedenti esperienze d’investimento e operatività.

Diversamente, i clienti che hanno contratti di gestione di portafoglio o consulenza su strumenti finanziari, dovranno rispondere a un questionario più complesso composto da domande specifiche relativamente al patrimonio e agli obiettivi d’investimento.

Nell’aprile 2014 è la Normativa MIFID II a essere adottata dal Parlamento Europeo. In tutti gli stati membri dell’Unione Europea questa norma entra in vigore entro il 3 gennaio 2018.

Sulla falsa linea della MIFID I, anche quest’ultima tutela gli interessi degli investitori tramite due questionari che permettono alla Banca di tracciare il profilo di questi ultimi e di orientarli nelle loro decisioni in materia d’investimenti.

Recupera le perdite subite da investimenti

La Banca, dopo aver raccolto le informazioni necessarie relative al profilo del cliente, dovrebbe essere in grado di suggerire la miglior strategia d’investimento possibile in linea con il profilo di rischio dell’investitore, ma spesso ciò non accade….

É compito dell’istituto finanziario accertare la conoscenza e la consapevolezza dei clienti nel momento della compilazione del questionario MIFID. Quest’ultimo deve fotografare esattamente il profilo e la preparazione del cliente Motivo per cui a seguito di perdite da investimenti, i clienti possono sempre valutare l’attenzione della Banca al momento della profilazione tramite il questionario MIFID.

Qualora ciò non avvenga, è possibile procedere con la richiesta di rimborso.

Affidati al team esperto di Martingale Risk per analizzare il questionario, al fine di valutare se puoi ottenere un rimborso su quanto hai perso nei tuoi investimenti.